Ottobre 15, 2025

Ambystoma Mexicanum – Scheda Allevamento

L’Axolotl è senza dubbio uno degli anfibi più affascinanti e riconoscibili al mondo. Chiunque abbia visitato una fiera terraristica o un negozio specializzato si sarà fermato, almeno una volta, ad osservare questi animali dal muso simpatico e dall’aspetto quasi surreale: la testa larga, gli occhi vivaci e quella corona di branchie piumose che si aprono ai lati del capo li rendono creature davvero uniche. Ma al di là del loro aspetto curioso, gli Axolotl sono anche animali molto interessanti dal punto di vista biologico e naturalistico, e con le giuste attenzioni possono essere allevati con successo anche in casa.

Distribuzione e conservazione

In natura, l’Axolotl viveva originariamente sull’altopiano dove oggi sorge Città del Messico. Il suo habitat era costituito da un complesso sistema di cinque grandi laghi — Xochimilco, Chalco, Texcoco, Zumpango e Xaltocan — collegati tra loro da canali e zone paludose. Oggi di questo vasto ecosistema rimangono soltanto i canali di Xochimilco, che attraversano le periferie della capitale messicana. La progressiva urbanizzazione, l’inquinamento e l’introduzione di specie ittiche aliene hanno purtroppo portato la specie sull’orlo dell’estinzione. La IUCN classifica infatti l’Axolotl come “Critically Endangered”, una delle categorie di rischio più alte. Si stima che in natura ne sopravvivano pochissimi esemplari.

Fortunatamente, l’Axolotl è stato allevato in cattività già dagli anni Ottanta, ed è oggi molto diffuso nel mondo dell’allevamento amatoriale. Esistono anche numerosi programmi di conservazione “ex situ” per cercare di salvaguardare la specie. Va ricordato, però, che si tratta di un animale tutelato dalla convenzione CITES, quindi chi desidera detenerlo deve possedere un regolare certificato di provenienza rilasciato da un allevatore autorizzato.

Aspetto e caratteristiche generali

Dal punto di vista tassonomico, l’Axolotl appartiene all’ordine dei Caudata e alla famiglia degli Ambystomatidae, che comprende le grandi salamandre nordamericane. Si tratta di un animale piuttosto robusto, che da adulto può raggiungere e superare i 25 centimetri di lunghezza. Il corpo è massiccio, con arti corti ma forti, una coda lunga e appiattita lateralmente, utilizzata per la propulsione durante il nuoto, e una testa larga e schiacciata con occhi piccoli e senza palpebre. Le caratteristiche più evidenti sono però le sei grandi branchie esterne, rosate e piumose, che sporgono ai lati della testa e consentono gli scambi gassosi con l’acqua. Si tratta di organi molto delicati, la cui integrità è un ottimo indicatore dello stato di salute dell’animale.

Il colore naturale dell’Axolotl è il marrone-grigiastro con macchie più scure, ma in cattività sono state selezionate molte varianti cromatiche, come la forma bianca con occhi neri (leucistica), la golden dal colore giallo dorato, la melanica quasi nera o la copper, di tonalità rossiccia.

Esemplari di Axolotl mutati

Una delle peculiarità più straordinarie di questa specie è la neotenia, ovvero la capacità di mantenere per tutta la vita le caratteristiche larvali. In pratica, l’Axolotl non completa mai la metamorfosi in forma terrestre, ma resta allo stadio acquatico pur essendo perfettamente in grado di riprodursi. Questo avviene perché l’animale non produce l’ormone tiroideo necessario a innescare la trasformazione. La neotenia, che in altre salamandre è un fenomeno temporaneo o raro, negli Axolotl è una condizione permanente e naturale. Sebbene sia possibile indurre artificialmente la metamorfosi, ciò è fortemente sconsigliato, poiché spesso porta a gravi problemi di salute e a una morte precoce dell’animale.

Allestimento dell’acquario

Prima di introdurre un Axolotl in casa, è fondamentale predisporre un acquario adatto e ben equilibrato. Un esemplare adulto necessita di una vasca di almeno 80 centimetri di lunghezza, ma l’ideale sarebbe una da 100 × 50 centimetri, con una colonna d’acqua di circa 40 centimetri. In uno spazio simile possono convivere anche due individui, mentre per gruppi più numerosi è necessario aumentare proporzionalmente le dimensioni della vasca.

L’acqua deve essere sempre pulita e ben filtrata, poiché la qualità dell’ambiente è strettamente legata alla salute dell’animale. È consigliato installare un filtro interno o esterno, evitando però che la corrente sia troppo forte: in natura, infatti, l’Axolotl vive in acque calme o a debole scorrimento. I cambi parziali d’acqua vanno effettuati regolarmente, per prevenire l’accumulo di ammoniaca o nitrati.

Uno dei punti cruciali nell’allevamento di questa specie è la temperatura. L’Axolotl predilige acque fredde, tra i 15 e i 22 °C, e soffre molto il caldo. In estate è quindi opportuno posizionare la vasca in una stanza fresca e ombreggiata, oppure utilizzare un aeratore per migliorare l’ossigenazione dell’acqua. Temperature superiori ai 24 °C possono causare stress, inappetenza e gravi problemi respiratori.

Per quanto riguarda l’arredamento, è bene inserire rifugi e nascondigli, come mezzi vasi, tronchi cavi o rocce piatte, che offrano sicurezza all’animale. Il fondo ideale è costituito da sabbia fine o, in alternativa, può essere lasciato nudo: è invece assolutamente da evitare il ghiaino o i piccoli ciottoli, poiché l’Axolotl tende a ingerirli e ciò può provocare occlusioni intestinali spesso fatali. L’inserimento di piante acquatiche non è obbligatorio, ma può contribuire a creare un ambiente più naturale e gradevole anche dal punto di vista estetico. I valori dell’acqua dovrebbero mantenersi su un pH compreso tra 7,5 e 8 e una durezza non inferiore a 7° GH.

Alimentazione

L’Axolotl è un animale carnivoro e piuttosto vorace. In natura si nutre di piccoli pesci, invertebrati, crostacei e larve di insetti. In cattività la dieta può essere facilmente riprodotta offrendo una varietà di alimenti: i lombrichi rappresentano una delle migliori scelte per equilibrio nutrizionale, ma si possono somministrare anche pezzetti di pesce d’acqua dolce decongelato, insetti come grilli o tarme della farina, oppure pellet specifici per Axolotl. È importante variare spesso il tipo di alimento per evitare carenze.

Gli adulti vanno nutriti ogni due o tre giorni, preferibilmente con pinze o pinzette, così da assicurarsi che ciascun esemplare riceva la propria razione e che non rimangano residui di cibo sul fondo. Questi, se non rimossi, possono rapidamente deteriorare la qualità dell’acqua.

Riproduzione

Gli Axolotl raggiungono la maturità sessuale tra l’anno e l’anno e mezzo di età, pur mantenendo sempre l’aspetto larvale.

La riproduzione avviene interamente in acqua: il maschio depone delle piccole masse gelatinose chiamate spermatofore, che la femmina raccoglie e utilizza per fecondare internamente le uova. Queste vengono poi deposte in gran numero (anche diverse centinaia) su piante o altre superfici lisce. Dopo circa 10–14 giorni, a seconda della temperatura dell’acqua, le larve emergono e cominciano subito a nutrirsi di minuscole prede vive come naupli d’artemia o microvermi.

Curiosità

L’Axolotl è famoso non solo per il suo aspetto insolito, ma anche per le sue incredibili capacità rigenerative. È in grado di rigenerare arti, branchie e persino parti di organi interni e del midollo spinale, un fenomeno che lo ha reso oggetto di numerosi studi scientifici nel campo della biologia rigenerativa.

Il suo nome deriva dalla lingua nahuatl e viene tradotto variamente come “mostro d’acqua” o “spirito dell’acqua”. Nella cultura azteca era considerato una creatura sacra, associata al dio Xolotl. Oggi è uno degli anfibi più allevati e conosciuti al mondo, un simbolo di delicatezza e resilienza, capace di affascinare chiunque lo osservi, con il suo sorriso enigmatico e il suo modo pacifico di muoversi tra le acque calme del suo piccolo regno domestico.

CITES

L’Axolotl è protetto da CITES. E’ quindi necessario che il vostro esemplare vi venga venduto o ceduto insieme al relativo documento.


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